Diritto del lavoro

Avvocati specializzati in diritto del lavoro

Studio legale a Novara per il diritto del lavoro: aziende e dipendenti

Quando si parla di Diritto del lavoro in ambito privato, si fa riferimento a tutte quelle norme previste dal nostro ordinamento che disciplinano e regolano la tutela del lavoratore e del datore di lavoro.

Come noto molte sono le ragioni che possono vedere contrapporsi gli interessi e/o i diritti dell’azienda rispetto a quelli che possono essere gli interessi e/o i diritti del dipendente.

Tra lavoratore e datore di lavoro, infatti, possono nascere contrasti di tipo economico, in merito alle regole di comportamento e/o sulla sicurezza da seguire in azienda o, come molto spesso accade, sulla chiusura del rapporto di lavoro, anche quando lo stesso sia già cessato.

Di norma i dipendenti e/o le aziende si rivolgono ad uno studio che si occupa di diritto di lavoro in caso di:

  • recupero crediti da lavoro;
  • infortuni sul lavoro;
  • demansionamento o sovramansionamento;
  • mobbing verticale e mobbing orizzontale;
  • dimissioni per giusta causa;
  • straining;
  • licenziamento per giusta causa;
  • procedimenti disciplinari e provvedimenti disciplinari contestati;
  • licenziamenti contestati e/o da contestare;
  • licenziamenti collettivi;
  • trasferimento di azienda;
  • redazione di contratti di lavoro;
  • valutazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro e prevenzione infortuni.

La materia giuslavoristica

La materia è vasta ed in continua evoluzione, pertanto, il buon esito della vertenza, indipendentemente che si sia azienda o lavoratore, oltre che dalle ragioni effettive fatte in un valere in giudizio, dipenderà dall’individuazione di un avvocato specializzato, in quanto è fondamentale che il professionista scelto sia aggiornato, conosca bene la materia giuslavoristica ed abbia maturato una concreta esperienza che gli permetta di “sapersi muovere” fra le aule di Tribunale, sapendo indicare alla propria clientela la via migliore da intraprendere.

L’avvocato specializzato in diritto del lavoro, infatti, è quello in grado di valutare se prima di dare corso alla via giudiziale, quindi prima di entrare in un’aula di Tribunale, vi sia la possibilità di risolvere il contrasto per via stragiudiziale, così da evitare i tempi, i costi nonché l’alea di un procedimento giudiziario.

Le vie stragiudiziali tipiche del diritto del lavoro per giungere ad una soluzione transattiva delle opposte pretese possono essere:

La conciliazione

Si tratta di una procedura facoltativa, fatto salvo per i casi in cui la vertenza riguardi un contratto che è stato certificato ai sensi dell’art.75 D.Lgs.n.276/2003 (c.d. legge Biagi modificato dalla legge n. 183/2010), o nell’ipotesi di impugnativa del licenziamento per giustificato motivo oggettivo (il c.d. licenziamento economico – Riforma Fornero, L. n. 92 del 2012).

Tale procedura si potrà svolgere in sede amministrativa, rivolgendosi alle commissioni di conciliazione istituite presso la Direzione Territoriale del Lavoro o in sede sindacale, secondo le modalità e le procedure previste dai contratti collettivi di lavoro.

Se il tentativo di conciliazione ha esito positivo il verbale sottoscritto dal datore di lavoro, dal lavoratore e dai rappresentanti sindacali viene depositato (a cura di una delle parti o per il tramite dell’associazione sindacale) presso la Direzione Territoriale del Lavoro, che ne accerta l’autenticità e ne cura il deposito nella Cancelleria del Tribunale competente.

L'arbitrato

Si tratta della procedura disciplinata dall’art.7 della L.n.300/1970 a mezzo della quale le parti cercano di giungere alla composizione della controversia attribuendo il potere di decidere ad un terzo, l’arbitro per l’appunto. A differenza della conciliazione, dove sono le parti a decidere se giungere o meno un accordo ed il conciliatore cerca solo di avvicinare le contrapposte posizioni, nell’arbitrato è l’Arbitro a decidere sulla controversia (come se fosse il giudice presso il tribunale in buona sostanza).

Non si giunge ad una soluzione?

Se viene intrapresa una delle due predette strade transattive, e le parti non riescono a raggiungere un accordo, o se viene rifiutata la conciliazione o l’arbitrato, sarà a quel punto necessario rivolgersi al Tribunale ordinario in funzione di Giudice Unico del Lavoro con l’assistenza di un legale qualificato.